Castelnuovo 10/2020
Posa dei tubi teleriscaldamento FibreFlex
Il comune di Castelnuovo Val di Cecina si trova in una zona della Toscana caratterizzata dalla presenza di soffioni boraciferi, sfruttati fin dal primo ‘900 per la produzione di energia elettrica e, più di recente, anche per scaldare le case della popolazione. L’impianto di teleriscaldamento locale, realizzato fino a qualche giorno fa totalmente in acciaio preisolato, opera a 85-90 °C con una pressione intorno a 8-10 bar: parametri perfetti per i tubi teleriscaldamento FibreFlex.
L’amministrazione comunale ha deciso di intervenire sulla rete di teleriscaldamento in seguito ad un leggero smottamento del terreno che ha seriamente danneggiato circa 200 m di linea DN80/160 tra la centrale di rilancio posizionata in frazione Sasso Pisano e il gruppo di case immediatamente soprastanti. Obiettivo prioritario era ristabilire la funzionalità della rete prima del 15 di ottobre e la scelta di FibreFlex si è dimostrata vincente per diversi aspetti.
Si è scelto di utilizzare FibreFlex Pro-10 90/162 (95 °C continui – 115 °C di picco – 10 bar) per la linea di mandata e FibreFlex 90/162 (80 °C continui – 95 °C di picco – 10 bar) per il ritorno: non solo si sono contenuti i costi utilizzando il prodotto migliore solo laddove necessario ma, grazie al diverso colore del tubo di servizio, si sono rese le due linee sempre distinguibili.
Grazie ai nuovi maxicoil di Radius-Kelit, i 400 m di tubo flessibile 90/162 sono stati forniti in due soli rotoli realizzando così due linee da 200 metri senza neanche una giunzione intermedia (con l’acciaio sarebbero state necessarie più di 40 saldature e muffolature con tutto quello che questo comporta in termini di affidabilità dell’opera).
I due rotoli di tubi teleriscaldamento FibreFlex sono stati stesi e collegati alla rete in una sola giornata di lavoro e senza ricorso a manodopera specializzata se non per la saldatura del raccordo di transizione metalloplastico a monte e a valle del nuovo tratto.